Lui non c'è più, se n'è andato per sempre.
La natura umana non è replicabie, ma noi poveri carneadi ci auguriamo che nell'etere magnetico, la sua energia di uomo integro, acuto imprenditore e compagno fedele stia vagando ospite dell'universo.
Allora come ricordarlo?
Come inviargli un messaggio che riesca consonante al luogo in cui si trova?
Un fiore.
Un fiore che in sintonia osmotica di bellezzaa e profumi col volto sempre rivolto al cielo, raggiunga nell'etere tra spazi celesti e attraverso la sacralità della bellezza l'anima di lui.
Mara, che ha sempre amato i fiori che coltiva con amorosa cura nel suo splendido giardino e rappresenta di frequente nelle sue opere, gli dedica una "personale" tutta ricolma di fiori acquerellati, adottando questo linguaggio coloristico perchè con la sua trasparente evanescenza, sembra la metafora più consona a raggiungere lo scopo.
Mara ama i fiori, attraverso i quali invia un messaggio d'amore all'uomo che ha amato nella vita.
Gianni Ambrogio