ARTE CIBO PER LA MENTE

 Gigliola Bessega, Mirella Brugnerotto, Franco Cimitan, Francesca Marina Costa, Elisabetta Di Sopra, Amedeo Fontana, Roberto Fontanella, Ali Hassoun, Bobo Ivancich, Abdallah Khaled, Sirio Luginbühl, Piergiuseppe Occleppo, Pain Azyme, Tobia Ravà, Fabio Stefan, Vittorio Valente, Cesare Vignato, Luigi Viola, Carla Viparelli.

Da tempo c’è un grande dibattito, interesse e discussione intorno al cibo. Nascono università di cucina, enogastronomia, si parla molto di bravi chef che diventano sempre più famosi tanto da essere considerati dei divi, le nostre città sono un melting pot di culture culinarie che riflettono i gusti e le ondate migratorie. Quello del comparto alimentare sembra essere l’unico settore che non ha risentito più di tanto della crisi, anzi si aprono ristoranti sempre più sofisticati, sono più numerosi i locali che offrono “piatti esotici” (ristoranti sushi, disco kebab, locali kosher o con cucine mediorientali e sudamericane, ecc). Il cibo dunque è non solo alimento ma filosofia di vita. E’ un argomento di cui tutti sanno e possono parlare, sia di quello che c’è che di quello che manca, di quello geneticamente modificato, transgenico, biologico, vegetariano, vegano, ecc. Il tema è quanto mai attuale, essendo anche il tema dell’Expo 2015 ed è un fiorire di iniziative culturali su questo argomento. Noi possiamo dire di essere stati un po’ profetici quando nel 2002 proponemmo “AlimentArte. Arte come cibo per la mente” in varie ville della Riviera del Brenta (Widmann, Foscari, Rezzonico, Villa Bembo, Valier, Corò e Parco di Villa Valmarana a Mira), vale a dire in una zona particolarmente votata alla gastronomia, nota in particolare per i tradizionali piatti di pesce. Non a caso poi l’esposizione è stata allestita anche alla Pescheria Vecchia di Este (PD), riannodando un rapporto antico tra la Serenissima e la terraferma non solo veneziana. Ora coinvolgendo una nuova zona non meno importante in materia di tradizione enogastronomica, si ripropone, “riveduta e corretta” un’esposizione sul tema con nuove opere ed anche altri artisti. In questa nuova edizione, a tredici anni di distanza si può fare un bilancio e registrare quanto l’argomento abbia coinvolto in una misura sempre crescente gli artisti, che nelle scelte dei cibi si sono ispirati più volentieri a soggetti vegetali, allineandosi e forse anche incidendo nell’orientare sempre più persone verso questo tipo di alimentazione.
ARTE cibo per la mente gioca sulla duplice valenza di alimento e arte due estremi apparentemente opposti, attribuibili il primo ai bisogni primari, il secondo ad quelli intellettuali, ma entrambi nutrono l’essere umano, fatto di corpo e di sostanza sottile, la mente. Il filo conduttore della mostra diventa dunque la riflessione sull’essere umano e su quali siano realmente i suoi bisogni primari. In mezzo a tutto ciò l’artista trova sempre spazio anche per l’ironia, che come il cibo e l’arte è alimento di prima necessità per la vita, facilita la comprensione, solleva e stimola la riflessione e l’immaginazione e rende flessibile il nostro cervello.
La mostra prevede l’esposizione di dipinti, sculture (in bronzo e ceramica), fotografia, video, installazioni ambientali all’interno e all’esterno, e a “condimento” della mostra, una serie di eventi culturali, al fine di sollecitare il dibattito artistico e trasmettere al visitatore le conoscenze e i valori contenuti nelle opere.